Petilia Policastro, Santuario della Santa Spina

L’origine del Santuario si fa risalire all’anno 800 d. C.

Inizialmente consisteva in una piccola chiesa dedicata a Santa Maria Eremitana. I primi ospiti, fino al 1320, furono i Basiliani, poi passò ai Francescani che la dedicarono a S. Maria delle Grazie, fino al 1348 quando la peste ridimensionò l’Ordine.

Nel 1431, anno in cui si diffuse un movimento di rinascita francescana detto dell’Osservanza, per intervento del Ministero della Provincia della Calabria e del Marchese di Crotone, Papa Eugenio IV, con bolla pontificia del 24 luglio 1431, concesse ai frati Osservanti convento e chiesa.

La tradizione storica vuole che “Santa Spina” arrivi a Petilia Policastro grazie a Padre Ludovico albo nipote del venerabile Dionisio Sacco, Vescovo di Reims, che nel 1498 la ebbe in dono da Giovanna di Valois, moglie di Re Luigi XII.

Questa le era stata donata dall’Imperatore di Costantinopoli, Baldovino II. Padre Dionisio, avuta la pregevole Reliquia, la volle donare al Convento Patrio.

 

Testo a cura della dott.ssa Elisa Cagnazzo, Ufficio Beni culturali Diocesi di Crotone - Santa Severina