Crotone, Parco archeologico di Capo Colonna

Il mito ricorda la presenza di un bosco sacro ed il passaggio di Eracle con i buoi di Gerione. Eracle era legato alla fondazione del santuario. Egli infatti avrebbe ucciso il giovane Crotone, figlio del re locale Lacinio, per timore che volesse rubargli la mandria; per questo, volendosi far perdonare, avrebbe istituito il santuario e i riti dedicati alla dea del luogo. Sempre al Lacinio sarebbe stato praticato un culto eroico alla memoria dell’eroe della guerra di Troia, Achille, figlio di Teti. E proprio quest’ultima avrebbe donato ad Hera il promontorio ad essa consacrato.

La venerazione che si tributava ad Hera Lacinia faceva convergere verso il suo tempio devoti di varia provenienza, con ricchi doni votivi. Il santuario, ricordato anche per essere stato frequentato dal grande filosofo Pitagora, riscosse tale fama da divenire probabilmente sede della Lega Italiota, una grande confederazione a carattere politico e militare che riuniva tutti i Greci d’Occidente. Da qui il grande nemico dei Romani, il condottiero Annibale, ripartì per fare ritorno nella sua Cartagine, dopo aver lasciato memoria delle sue gesta su una iscrizione in greco e in punico.

Contatti

Museo archeologico di Capocolonna

indirizzo: Via Hera Lacinia

tel. 0962934814

 

Orari di apertura al pubblico

dalle 9.00 fino ad un'ora prima del tramonto

tutti i giorni

Il culto di Hera Lacinia

Divinità tutelare del santuario del Lacinio è Hera. La sua presenza sul promontorio è preceduta nel mito da quella di Herakles, eroe che reca anche nell’etimologia del proprio nome il riferimento ad Hera