Crotone, Palazzo Suriano

Palazzo a corte chiusa, risale al XVIII secolo, come chiaramente fanno apparire i motivi a doppio ordine di arcate a salienti, in uno dei lati prospicienti la corte e caratteristici del settecento napoletano. La facciata di impostazione neoclassica è forse frutto di un successivo rifacimento.
Originariamente dimora della nobile famiglia crotonese dei Suriano, iscritta al locale Sedile di S. Dionigi, la residenza dava anche il nome allo spiazzo (Largo Suriano). Nel corso dell'ottocento il palazzo passa di proprietà alla famiglia Albani, nobiltà non indigena, un membro della quale, Filippo Eugenio, studioso bibliofilo e collezionista d'arte, nella qualità di Sindaco della città, portò a compimento la realizzazione del pubblico acquedotto.
L'edificio è molto importante dal punto di vista storico poiché nel 1807, durante l'occupazione francese, vi soggiornò il generale Reyner.