Testi a cura della dott.ssa Elisa Cagnazzo, Ufficio beni culturali Diocesi di Crotone – Santa Severina
Del primo impianto, consistente in un Oratorio, e risalente al 1500, rimane oggi una bellissima Cripta sapientemente restaurata nel 1982.
A testimoniare il primo sito sono ancora visibili i gradini, il pavimento in terracotta, i piccoli archi, tutti risalenti al XVI secolo.
L’esistenza di questo tempietto è avvalorata, anche, dalla presenza nel campanile, di una campana che porta incisa nel bronzo la data 1537.
Nel 1686, come attesta una lapide marmorea esistente nell’attuale chiesa, sul vecchio oratorio fu costruita una chiesa dedicata alla Madonna Immacolata.
La Chiesa dell'Immacolata fu costruita da alcuni laici che avevano deciso di dar vita ad una Congregazione laicale dedicata alla Beata Vergine Immacolata ed alle Anime del Purgatorio e che fu chiamata anche “ Congregazione dei Plebei”.
La Confraternita godeva del privilegio di annessione alla chiesa della Gloriosa Beata Vergine del Suffragio in Roma, come si rileva da una pergamena conservata in chiesa e datata 10 febbraio 1686.
Al centro del presbiterio, si trova l’altare maggiore scolpito in marmo policromo di ben dodici colori.
Oltre la mensa, l’altare si presenta con due gradini per i candelieri ed è racchiuso da due sostegni sporgenti su cui sono collocati angeli adoranti. Sotto la mensa, il ricco paliotto ha uno stemma sbalzato al centro del quale c’è una croce in marmo giallo di Siena.
Alle due estremità dell’altare, chiusi da due colonne, si possono ammirare i volti scolpiti di Leonardo De Cola e di Girolamo Cariati. Cinque anni dopo la conclusione dei lavori, e precisamente nel 1763, fu dedicato, per opera dei “Mastri Barbieri”, l’altare o “cappella” sinistra della chiesa ai Santi Cosma e Damiano.