Il Museo dell’Artigianato Silano e della Difesa del suolo, che ha sede a Longobucco nella cornice dell’ex Convento dei Frati Francescani minori, costituisce un altro concreto passo nel cammino della diffusione della conoscenza del territorio della Sila e della sua popolazione.
E’ stato concepito – in linea con il Museo dell’Olio di oliva e della Civiltà contadina di Zagarise (Cz) e il Museo della Civiltà agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni di Albi (Cz) – come un “ecomuseo”, ovvero come un’istituzione culturale le cui componenti essenziali sono il territorio, la popolazione e il patrimonio, inteso come tutto quello a cui la comunità ha attribuito nel tempo sufficiente valore da essere manifestato.
La sede del museo è in via Roma, angolo Piazza Monumento, Longobucco (CS)
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Il Museo dell’Olio di oliva e della Civiltà contadina non è un museo “tradizionale”: si tratta infatti di un ecomuseo. Le tre componenti essenziali di ogni ecomuseo, che ne costituiscono contemporaneamente sostanza, contenuto e metodo di lavoro sono territorio, popolazione (vero soggetto-oggetto dell’ecomuseo) e patrimonio, inteso non come una parte (sia essa l’etnografia o l’arte o l’archeologia), ma come tutto quello a cui la comunità ha attribuito nel tempo sufficiente valore da essere manifestato.
Il Museo dell’olio di oliva e della civiltà contadina è dunque un sito turistico-culturale in grado di offrire informazioni qualificate e suscitare partecipazione emotiva coinvolgendo cittadini, enti, associazioni.
La sede del museo è in via Guglielmo Marconi s.n.c., Zagarise (CZ), Zagarise
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www.ecomuseodizagarise.it
Situato presso il Centro Visite “Cupone”, a Camigliatello Silano, il Museo della Biodiversità ospita migliaia di esemplari di farfalle, mammiferi, serpenti, uccelli e tanto altro ancora.
La collezione è il risultato di decenni di ricerche scientifiche, soprattutto entomologiche, volte a mettere assieme tutti i dati reperibili e possibili, in funzione delle specializzazioni dei ricercatori coinvolti, sulla biodiversità in Italia, più generalmente nelle Regioni centro-meridionali ed isole, ma con particolare riguardo alla Calabria e – soprattutto – alla Sila.
Il Museo è situato all'interno del Centro Visita "Cupone"
Nel museo “Le Foreste della Sila” si affronta l’evoluzione e la struttura delle formazioni forestali della Sila arrivando a mettere in evidenza alcune delle relazioni che governano il funzionamento di questi delicati ecosistemi.
Centro Visita Antonio Garcea
Taverna (CZ) loc. Monaco
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Parco della Sila
L’Arboreto del Parco, in località Sbanditi, è un’area con una superficie di circa 90 ettari che da ex vivaio forestale abbandonato è stata trasformata, grazie all’intervento dell’Ente Parco Nazionale della Sila, in un giardino della biodiversità.
Posto a quota 1.300 m, il vivaio, in origine, era destinato principalmente alla produzione di pino laricio per i lavori di rimboschimento e di rinfoltimento delle pinete dell’altopiano silano. L’opera di rinnovamento è stata realizzata in sinergia con le Università “della Calabria” e “Mediterranea di Reggio Calabria”, nonché con l’ex Corpo Forestale dello Stato, oggi Reparto Carabinieri Biodiversità. Il supporto ai lavori è stato garantito dall’Azienda Regionale Calabria Verde.
Imperdibile è la visita alla Bat-House e al laghetto, dotato di camera subacquea, attraverso cui si potranno osservare, in diretta, le dinamiche delle comunità animali presenti: pipistrelli, tritoni e libellule. L’Arboreto rappresenta anche un punto di interesse per gli studi botanici.
Lungo i viali che si intersecano all’interno dell’ex vivaio, facilmente percorribili da tutti, si possono ammirare esemplari maestosi sia di specie indigene che di specie esotiche quali: l’abete bianco, il castagno, il pino laricio, il larice. Questa alternanza è sorprendente e ci riporta a certe composizioni surreali, che ottengono il loro fascino accostando tra loro soggetti eterogenei e disambientati.
Per maggiori informazioni:
Parco della Sila